Viaggiare con l’aereo

Per il 99.99% delle persone fare un viaggio in aereo significa prendere un volo di linea: ci si siede, spesso ci si addormenta o si tollera malvolentieri il proprio vicino di posto e dopo molte ore di agonia si arriva a destinazione. Insomma, una sofferenza che per noi piloti privati è pure amplificata in quanto siamo l’altro 0.01% che invece apprezza il viaggio tanto quanto la destinazione e prova piacere nell’organizzare tutto su misura per sé stessi.

Pilotare il proprio ultraleggero invece è un’attività che, come vedremo, presenta alcuni limiti ma offre più flessibilità e tutt’altre soddisfazioni per gli appassionati. Poi la vacanza comincia nel momento stesso in cui si esce di casa! Andiamo quindi alla scoperta delle peculiarità che deve avere secondo noi un velivolo GranTurismo – categoria nella quale rientra perfettamente l’A32 Vixxen -, poi proseguiremo con numerosi consigli utili per affrontare un viaggio in aereo.

Viaggiare lenti o veloci?

La velocità di volo è sempre frutto di compromessi. Si parte dalle macchine “minimali” che viaggiano sotto i 100 Km/h e sono fantastiche per il piacere di volare offerto, ma sono limitate a viaggi di circa 2-300 km per tratta. Sono più sensibili alle condizioni meteo e al vento – consentono, però, di atterrare ovunque.

All’altro estremo troviamo i velivoli da 270 Km/h che hanno senza dubbio una maggiore vocazione per le lunghe tratte. Offrono, tuttavia, una minore flessibilità nella scelta delle tappe. Ad esempio con i veloci velivoli a carrello retrattile qualche volta non potremo atterrare nella piccola e sconnessa pista in erba a 50 metri dalla spiaggia. Bensì dovremo atterrare nel grande aeroporto a un’ora di distanza dalla stessa spiaggia, vanificando, di fatto, il vantaggio di volare veloci.

A32 Vixxen viaggiare

Tra i due mondi individuiamo nell’A32 Vixxen che grazie all’equilibrio progettuale. Si tratta infatti di un velivolo che consente di operare su qualunque terreno, capace di offrire anche buone velocità di crociera per godere di entrambi gli aspetti: ammirare il panorama e macinare chilometri.

Prendiamo come esempio un giro d’Italia e della Sardegna lungo la costa della nostra meravigliosa penisola. Totale di Km: circa 5.200 che potremo coprire in 12 tappe da circa 430 Km. Consideriamo accettabile volare 2h 30′ per tratta. Ovvero, una velocità media di circa 175 Km/h.

Per mantenere una media di 175 Km/h sul tracciato occorre volare con un aereo che abbia una velocità di crociera di 190-200 Km/h indicati, questo perché non è possibile ottenere una velocità media fra A e B pari alla nostra velocità di crociera per i seguenti motivi:

  • Deviazioni dalla rotta originale a causa maltempo, istruzioni di traffico, attese ad orbitare.
  • Salite prolungate: se nella tratta impostata bisogna scavalcare le Alpi, in salita saremo più lenti rispetto alla crociera.
  • Vento contrario.
  • Operazioni in circuito di traffico a bassa velocità che influiscono sulla media oraria.

Ne risulta che un velivolo da 190-200 Km/h con anche caratteristiche STOL come l’A32 Vixxen sarebbe perfetto per il nostro tour.

Il valore della robustezza

Non solo velocità e flessibilità. L’affidabilità, ovvero la capacità di rimanere efficiente anche nelle più disparate condizioni esterne o manutentive, assume fondamentale importanza in viaggio. Ad esempio è basilare poter entrare nel velivolo anche con fortissimo vento senza che la capottina “voli via”. Così come il poter operare il velivolo anche con tracce di acqua in cabina, senza che l’impianto elettrico faccia scherzi. O ancora, avere un impianto elettrico che non abbia assorbimenti parassita di corrente che rischino di azzerare la batteria.

A22 Foxbat viaggiare

È imperativo anche che l’aereo sia munito di un carrello d’atterraggio che assorba le buche che possiamo trovare operando in piste sconosciute, e di copertoni che non si buchino al primo ago di pino, o ancora, di un sistema frenante capace di rimanere efficiente anche dopo un paio di frenate impegnative – magari dovute ad una errata valutazione di una pista senza manica a vento. Insomma, vorremmo evitare tutti quei piccoli problemi che fanno perdere giornate intere per essere risolti.

Occorre quindi operare un velivolo robusto in ogni sua parte, dagli impianti alla cellula, che è da preferire in questi casi rispetto alle alternative più avanzate, ad esempio:

  • Pneumatici Tubeless: più leggeri e prestanti, ma critici nella sostituzione e con ricambi specifici. In viaggio sono senz’altro più affidabili le normali camere d’aria.
  • Batterie Lifepo4: delicate nella gestione e “da buttare” in caso di scarica completa, eventualità in cui l’elettronica interna non sempre evita danni.
  • Installazioni troppo estreme del motore che limitano la manutenzione in casi di necessità.
  • Il carrello retrattile è da escludere se si intende atterrare su piste meno preparate.

È apprezzabile anche l’impiego sul velivolo di materiale standard per i componenti più semplici e non guasta anche da parte del pilota una basica conoscenza dei sistemi del proprio velivolo, per sopperire a problemi che possono verificarsi mentre siamo “nel mezzo del nulla”.

La benzina

Viaggiare - la benzina

Fra i più radicati problemi del turismo aereo vi è senza dubbio il rifornimento. Nei campi volo spesso non sono presenti distributori in loco e negli aeroporti commerciali è difficile trovare la benzina. Ad esempio in quasi tutte le isole Greche (in cui il turismo privato è praticamente zero) è impossibile rifornire di AVGAS o MOGAS l’aereo in quanto negli aeroporti è disponibile solo JET A1 per gli aerei di linea.

Spesso sentiamo “a cosa serve avere serbatoi per 8 ore di autonomia se dopo 3 ore già devo scendere per motivi fisici?” La risposta è che nei lunghi viaggi conviene fare tutta la benzina che si può, quando se ne dispone, perché in alcuni casi non si può sapere con certezza come e quando ci si potrà rifornire.

La scelta della velocità di crociera in viaggio tiene conto delle considerazioni a proposito del rapporto fra consumi e tempo di volo. Se intendiamo effettuare un viaggio attraverso zone non fornite di carburante negli aeroporti, per il quale ad esempio occorrerà arrangiarsi con le taniche, a volte conviene volare più lenti, in modo da consumare di meno, e limitare i rifornimenti. Il tempo di volo sarà leggermente più lungo, ma ci ripagherà evitandoci di fare soste scomode (che a volte includono la beffa della dogana e delle tasse di atterraggio extra).

Viceversa, se siamo in zone fornite di aeroporti e distributori self-service con la pompa, potremmo optare per volare veloci consumando un po’ di più.

Un A32 Vixxen da turismo sarà così configurato:

  • Un motore Rotax 912 iS ad iniezione, che offre un ottimo risparmio di carburante utile nei lunghi viaggi.
  • Un’elica a passo variabile per ottimizzare giri e MAP in crociera.
  • Serbatoi da 114 litri.
  • Ruote da 6” con carenature.

Bagagliaio

Viaggiare - bagagliaio

I viaggi in aereo non differiscono da tutti gli altri viaggi per l’aspetto del bagagliaio: quando ci spostiamo necessitiamo di una quantità più o meno grande di effetti personali, e il bagagliaio molto capiente dell’A32 Vixxen offre abbastanza spazio per tutto il necessario.

Fra le implementazioni possibili, invece, sull’A22 Foxbat è presente l’apertura di un portello posteriore laterale per l’accesso rapido al bagagliaio proprio per l’esigenza di stivare ciò che serve sia come bagaglio personale che per il viaggio. Bisogna infatti essere pronti a parcheggiare all’esterno l’aereo anche in posti molto ventosi, o sui quali si alza molta sabbia. Oppure dove le previsioni per il giorno dopo dicono che pioverà intensamente.

Nel bagagliaio non può mancare:

· Una copertura parziale del velivolo con tessuto impermeabile che copra il cofano motore e le relative prese d’aria, il canopy e la zona della cabina. La copertura deve essere in tessuto leggero per essere facilmente stivata e deve includere dei robusti lacci ventrali che ne impediscano il movimento.

· Kit per l’ancoraggio a terra che include dei picchetti (possibilmente a X), due cinghie per legare le ali a terra e un piccolo martello. Per il fissaggio delle ali vengono normalmente sfruttati gli attacchi dei montanti alari. Sui piazzali troviamo al suolo vari tipi di anelli o cavi di acciaio a cui possiamo ancorare il velivolo. Nei posti molto ventosi è utile parcheggiare l’aereo in luoghi riparati o controvento per far sì che non si alzi la coda, o fissare anche quest’ultima con una terza cinghia.

· Il blocco dei comandi è utilissimo nelle zone ventose per evitare che gli alettoni passino più giorni a sbattere da un lato all’altro dei finecorsa.

· Piccoli attrezzi: perfetti i piccoli kit di cacciavite con inserti multipli.

· Tre o quattro taniche da 10L in plastica per sopperire ad ogni evenienza di rifornimento, da imbarcare vuote nel bagagliaio.

· Un piccolo imbuto separatore per filtrare carburanti di dubbia provenienza.

· Tubo di travaso per la benzina, possibilmente dotato di “pallina” di innesco.

· Olio motore.

Infine, chiunque abbia viaggiato in aereo ha un solo chiodo fisso: la ricerca di un mezzo per muoversi a terra. Normalmente ci spostiamo a grande velocità nel cielo, per poi essere “a piedi” una volta atterrati. Ci hanno provato tutti e in tutti i modi con biciclette incredibilmente pieghevoli, soppiantate oggi dal “monoruota” elettrico: pesa alcuni Kg ma è compatto e senza sporgenze particolari o ingombri strani. Sembra fatto apposta per i nostri bagagliai e permette davvero di spostarsi su ogni terreno con agilità grazie alla ruota di grande diametro.

Strumentazione

Per sfruttare appieno le potenzialità turistiche dei nostri mezzi è indispensabile l’utilizzo di un velivolo avanzato, quindi dotato di radio e transponder e che sia almeno dotato di un navigatore GPS aeronautico aggiornato, anche su supporto iPad, come ausilio ai riporti di posizione da fornire agli enti di controllo e per la navigazione.

Come abbiamo visto nell’articolo dedicato, un sistema EFIS completo offre numerose possibilità in viaggio e può estendere i limiti di utilizzo del nostro velivolo. Infatti seppur non trattandosi di sistemi certificati ad esempio per il volo notturno o IFR, poter disporre di informazioni sul proprio assetto e sugli ostacoli orografici che ci circondano è un ottimo ausilio da sfruttare in caso di necessità.

Gli strumenti non possono esimerci tuttavia da un grande lavoro di pianificazione che normalmente inizia molti mesi prima del viaggio, in cui si va a fondo nella logistica delle varie tappe e degli alternati.

Non ci resta che augurarvi buon viaggio con il vostro A32 Vixxen!

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